Percorso delle Timpe

Parco Carta

Sintesi della vision di Rubbettino è il Parco Carta con installazioni d’arte contemporanea nell’area verde adiacente all’azienda: il nome Carta sottolinea il legame tra la materia prima naturale che permette di realizzare libri celebrato attraverso il linguaggio dell’arte con una serie di progetti di residenza d’artista.

Biblioteca Michele Caligiuri

Palazzo Scaglione-Passalacqua-Marasco

Palazzo baronale costruito alla fine del ‘500 per volere di Torquato Scaglione, barone di Pittarella, acquistato nel 1922 dalla famiglia Marasco. L’imponente costruzione è caratterizzata da una terrazza sostenuta da un porticato a cinque archi.

Memoria del Futuro o Casa Cadente

Nota anche come la Casa Obliqua è la straordinaria installazione di Fabrizio Plessi che giocando con un equilibrio rivoluzionario sta a ricordarci che tutto è possibile. Soveria Mannelli è la rappresentazione di come si possano distruggere i luoghi comuni a cominciare dalla rassegnazione di un Mezzogiorno depresso. La facciata di una casa inclinata è il volto provocatorio di questo luogo, testimonianza reale che la sorte è cumu unu si la fa, detto popolare utilizzato per dire che il destino è nelle nostre mani.

Palazzo Comunale

Chiesa di San Michele

Chiesa Matrice di San Giovanni Battista

Nota per il meraviglioso altare in marmi policromi intagliati, fino al 1807 situato nell’abbazia di Santa Maria del Corazzo, racconta con affreschi momenti storici importanti per la comunità di Soveria Mannelli come la presenza dei Borboni, la rivoluzione anti napoleonica e il fenomeno del brigantaggio.

Palazzo Accattatis

Si trova nella frazione di Censo caratterizzato da un bel portale che si affaccia sulla piazza Ritrovo. Culla e abitazione di una delle più importanti famiglie calabresi legata al poeta Aldo, il glottologo Luigi (padre del dialetto calabrese) e lo storico Luigi Elvio.

Chiesa della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso

La chiesa settecentesca è caratterizzata da un bellissimo portale con struttura in granito grigio scolpito. Gli stucchi e le opere d’arte come la fonte battesimale in pietra verde e la pala d’altare dipinta da Zimatore e Grillo testimoniano il fermento artistico del XVIII secolo.

Area Pic-Nic Bocca di Piazza

Luogo ideale per una sosta nella spettacolare cornice di Bocca di Piazza immersa nella natura.  A due passi dalla ciclovia offre tavoli, panche e BBQ per leggendarie grigliate.

Pietra di Fota

Affascinante rupe che appare all’improvviso con le sembianze di un gigante forte e potente. La leggenda narra che sia il trono delle fate e nei racconti di viandanti e antichi boscaioli sembra che qui ci fosse un’apertura per raggiungere il mondo magico delle fate. Splendida la vista sulla Sila e l’area del Reventino.

Chiesa di San Bernardo

In bella posizione tra le frazioni di Passaggio e Tomaini è un’icona settecentesca del territorio. La facciata è una monumentale rappresentazione del tradizionale “rapillo”, l’intonaco realizzato con pietra di fiume del Reventino, elemento caratterizzante l’architettura locale.

Museo a cielo aperto

Molto belli i murales che raccontano la comunità di Bianchi. Un emigrante in attesa con due valigie rosse, una di qualche decennio fa, l’altra di fattura contemporanea opera di Wedo Goas; Gli altri due murales sono opera di SteReal, “che ha voluto rendere omaggio ad una pratica molto cara, soprattutto, a chi ha avuto la fortuna di vivere vicino all’amore e alla premura delle nonne, cioè l’azione dell’impasto dell’acqua e della farina, e di  Emeid, che sul muro del municipio ha dipinto un brigante, simbolo identitario nella difesa del territorio da sfruttatori e dominatori provenienti da lontano.

Stazione ferroviaria

I binari e la pensilina raccontano di abbracci e saluti, baci e lacrime, attese e ritorni. In una terra segnata dall’emigrazione e dai distacchi la stazione sarà sempre una dimensione in cui spazio e tempo si fondono regalando emozioni e sentimenti fortemente radicati nella comunità.

Museo delle Pergamene

Vero e proprio vanto per la comunità di Bianchi nel nome di Luigi Accattatis, poeta, storico e lessicografo famoso per aver scritto il vocabolario calabrese-italiano.  Nel museo sono esposti alcuni dei 300 documenti e pergamene antiche risalenti al periodo compreso fra il 1450 e il 1850.

Museo della Civiltà Contadina e Artigiana

Fedele ricostruzione degli ambienti domestici e lavorativi di contadini e artigiani. Grande attenzione alla tradizione del legno con falegnami e seggiari. Le sedie di Serrastretta nascevano dalla Faggeta di monte Condrò, a due passi dal paese, luogo di provenienza del legno utilizzato dai seggiari, abilissimi nella produzione della 13bis, sedia tradizionale assemblata senza l’utilizzo di colla o chiodi: le 13 parti componenti lo scheletro della sedia con la sola tecnica dell’incastro.

Mulino Scarpino

Il borbottio del torrente preannuncia l’arrivo in un luogo da fiaba, in cui si resta sospesi a immaginare, rapiti dai racconti di zio Giovanni e Andreina, custodi e testimoni di una pratica che ha attraversato più di 600 anni, la molitura del grano. Qui è come aprire l’enciclopedia, leggendo i segni impressi sulle macine e sul legno degli ingranaggi.

Sila Science Park

Fuoco, Acqua, Terra, Aria, proprietà e trasformazioni, viaggio al centro della Terra. Esperienze coinvolgenti per tutte le età: da scienziati ad avventurieri, tra distese di boschi fino giù al lago. Visite guidate, scuola e famiglia, ristorante e chalet sul lago.

Santuario della Madonna delle Grazie

Dimora della Protettrice, il Santuario appare come il bozzetto di un architetto del ‘400 con portale in stile gotico. Incisa nella lastra l’epigrafe, prova della visita di Re Carlo V d’Asburgo che, grato dell’accoglienza, donò al paese il suo mantello. Il borgo dal porticato è una visuale da cartolina,

Ponte di Annibale

Imponente struttura lungo la via Popilia (Reggio Calabria – Capua) costruita tra il 131 e il 121 a.C.: largo circa 3,5 metri, alto 11 e lungo circa 25 è un’importante testimonianza di ingegneria che da oltre due millenni resiste in perfetto stato. Insieme ai ponti Emilio del 179 a.C. e Fabricio dell’isola Tiberina risalente al 69 a.C. è uno dei ponti più antichi del mondo.

Chiesa della Madonna dell’Immacolata

Struttura cinquecentesca caratterizzata da una facciata priva di intonaco in stile neoclassico con portale in pietra e timpano triangolare. Attualmente sconsacrata ospita la biblioteca comunale e la sala consiliare.

Chiesa parrocchiale dei SS Pietro e Paolo

Erta sulla piazza, la Matrice, espone la facciata in pietra locale e i suoi tre portali di ingresso. Luogo di culto e di attività educative estive, rappresenta un punto di riferimento importante per le comunità del territorio.

Portali

Intimo, come un dedalo, il centro del paese si dipana tra vicoli minuti che sembrano fuoriuscire dalle bocche dei maestosi portali di pietra. Volti di fattezze fiabesche e forme floreali, disegnano gli archi, mentre logge in ferro battuto s’arrampicano verso il cielo.

Chiesa del Loreto

Un luogo che richiama l’autentico significato di “chiesa”, laddove la comunità stessa costruisce lo spazio sacro, il cui nome in dialetto, A Madonna u ‘Ritu, designa il rione che da essa si dipana, in vicoli e piazzette, nella parte superiore del paese.

Basilica della Madonna della Quercia

La “grande bellezza”, prodigiosa, costruita per volere della Vergine ai piedi della grande quercia di Visora. Luogo di identità delle comunità, in loco e per gli emigrati, e meta di pellegrinaggi, le generazioni si tramandano le rivelazioni divine.

Ner Tamid del Sud – La Sinagoga

Barbara Aiello, prima donna rabbino in Italia vive qui. Suo padre musicista lasciò la Calabria per l’America nel 1923 quando aveva 10 anni insieme alla mamma e tre sorelline. Nata nel 1947 negli Stati Uniti si è laureata in Pedagogia e Psicologia. Dopo un periodo a Milano è tornata in Calabria per aiutare gli ebrei del Sud Italia a riscoprire le radici ebraiche. La piccola Sinagoga è parte della sua abitazione ed è un luogo dove si respira pace e grande apertura nel cuore di Serrastretta.

Faggeta di Condrò

Polmone verde immerso in un’atmosfera magica ideale per chi ama i percorsi outdoor. Merita un’escursione per trascorrere una giornata nel cuore del Reventino-Savuto. Molto bella l’area picnic. Verde in tarda primavera ed estate, infuocata di gialli e rossi in autunno, d’argento in inverno. Luogo incantevole.

Casa Museo Dalidà

A Serrastretta affondano anche le radici di Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalidà, una delle più grandi interpreti della musica pop internazionale tra gli anni ’60 e ’80. Dischi, fotografie, poster, scritti raccontano la sua vita nella Casa Museo, che si trova in paese.

Museo del Pane

Il pane, come si intuisce dal nome del paese, è il simbolo di una condivisione di valori che coinvolge materia e spirito. Un tempo il paese era disseminato di forni mentre oggi il punto di riferimento è una ricostruzione perfettamente funzionante, il Museo del Pane che richiama fedelmente gli ambienti del fornaio.

Chiesa di San Carlo Borromeo

È la chiesa matrice di Panettieri dalla facciata essenziale caratterizzata da tre portali. L’interno a tre navate conserva una statua settecentesca di San Carlo Borromeo di scuola napoletana, due statue della Madonna del Rosario e dell’Addolorata e dipinti d’inizio ‘900 di Giorgio Pinna da Nicastro.

Abbazia di Santa Maria di Corazzo

Non ci sono più i monaci, non si recitano rosari, non c’è più un altare ma la sua mistica solitudine è impregnata di una spiritualità trasparente come il suo tetto di cielo. E in quello spazio vuoto e austero un cartello ricorda che “È vietato calpestare i sogni”. Nata nel 1060 è stata ricostruita alla fine del XII secolo dai monaci cistercensi. Visse il periodo più florido con l’abate Gioacchino da Fiore nella prima metà del XIII secolo. Per molto tempo è stata realtà autonoma autosufficiente grazie ad attività agricole, allevamento del bestiame, cura di erbe officinali e del castagno, imprescindibile fonte di sostentamento. I monaci di Corazzo furono contadini, allevatori, fabbri, falegnami, muratori, idraulici e ingegneri che trasformarono questo luogo in un importante “motore” dell’economia locale.

Percorso Camporotondo-Diga del Savuto

Da non perdere l’esperienza a piedi o in bici sulla strada sterrata che da Bocca di Piazza entrando nel bosco in una scenario da favola si snoda verso lo specchio d’acqua del Savuto. L’escursione di circa 5 km sintetizza gli aspetti più affascinanti dell’ambiente silano.

Lago del Savuto

Lo specchio d’acqua del Savuto è un’area di pregio naturalistico e grande tranquillità particolarmente apprezzata dagli escursionisti; ospita la centrale idroelettrica dell’ENEL a condotta forzata che alimenta il Lago Arvo in caso di siccità.

Chiesa della Madonna di Loreto

Un culto antico lega la comunità con la Madonna di Loreto, celebrata nella chiesa omonima, Monumento Nazionale. Le pareti interamente affrescate invitano ad un’esperienza immersiva. Risale al XVII secolo. Giorno di festa il 10 dicembre.

Museo civico di Taverna - Mattia Preti

l richiamo della bellezza, una tappa d’arte, nel borgo di Taverna, terra natia del grande Mattia Preti, celebre artista del 600 italiano ed il più importante della storia calabrese, tra le opere del Museo Civico e le tele della Chiesa di San Domenico e Chiesa di Santa Barbara.

Chiesa di San Giacomo Maggiore

Icona settecentesca nel cuore del paese e punto di riferimento per tutti gli abitanti di Bianchi. La torre a pianta quadrata svetta sulla possente costruzione baroccheggiante che offre un interno in parte a tre navate in stile neoclassico. Il 25 luglio ospita la Festa del Patrono.

Museo Civiltà Contadina

Il lavoro nei campi, la vita domestica e il rapporto con il sacro: un’istantanea della storia del secolo scorso. Il Museo è allestito nella ex Chiesa di San Pietro ed è visitabile su prenotazione.

Chiesa dei Cappuccini

È nota anche come la chiesa di Sant’Antonio e si trova nel centro storico del paese. Molto bello l’imponente portale d’ingresso in pietre che caratterizza la facciata. Da non perdere la settecentesca pala d’altare lignea in stile barocco.

Chiesa Maria SS di Monserrato

La Madonna apparve in sogno al pastore Giovanni Sposato indicandogli il punto preciso dove scavare nel bosco. In quel luogo il pastore trovò un quadro divino raffigurante la Madonna di Monserrato e lì fu costruita alla fine del 700 la chiesa che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per l’intera comunità.

Monastero di Santa Maria delle Grazie

Antico convento fondato nel 1584 su un preesistente insediamento basiliano. Si tratta di uno dei primi conventi legati alla riforma cappuccina e dedicato a Santa Maria delle Grazie. Attualmente ospita le suore di clausura Sorelle povere di Santa Chiara.

Chiesa di San Giuseppe

Costruita nel 1607 per opera di Monsignor Mariano Perbenedetti e finanziata dalla comunità di Diano con una tassa sulla carne e altri tributi.  È la più grande delle 27 chiese di Scigliano; di gran pregio l’altare maggiore in stile gotico, un tabernacolo seicentesco e un organo ligneo.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

In armonia con lo stile del piccolo borgo, il portale della Chiesa affiora risoluto dalla parete tufacea, quasi ad inghiottire la piazza. Accanto, a testimonianza della profonda ferita dell’emigrazione, sorge la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso

Museo urbano Michele Pane

Poeta originario della frazione di Adami, Michele Pane emigra nel 1901 negli Stati Uniti. La sua Calabria rimarrà quella dell’infanzia legata a gente umile, semplice, schietta e insofferente verso la prepotenza di baroni avidi e corrotti. L’associazione ha dato vita al Museo urbano, percorso rappresentato dalle radici, dalle case, dai luoghi di Adami che raccontano ancora belle storie.

Palazzo Stocco

Residenza del patriota e generale antiborbonico Francesco Stocco punto di riferimento per Garibaldi e protagonista dei Moti calabresi del 1848. Il palazzo è frutto di una trasformazione in dimora signorile dell’originaria fortezza trecentesca.

Chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo

La devozione alla Madonna del Carmelo costituisce un culto molto sentito in Calabria. Una delle feste più importanti è la processione di Adami (16 luglio) con la statua lignea della Madonna del Carmelo proveniente dall’abbazia di Corazzo. Da vedere la chiesa barocca del XVI secolo costruita dai frati carmelitani.

Museo del Brigante

Nascondigli, libri, ricordi e testimonianze del brigantaggio che hanno caratterizzato questi luoghi sono elementi fondanti del Museo del Brigante, dove si entra in contatto con la figura di Giosafatte Talarico, il “Robin Hood” di Panettieri introvabile dalle forze dell’ordine tra il 1820 e il 1845.

Chiesa dello Spirito Santo

Chiesa ottocentesca che conserva un’acquasantiera e fonte battesimale in marmo bianco dei primi del Seicento e due importanti opere settecentesche: una scultura di pregio come l’ovale della Madonna con Bambino e cuore fiammeggiante, e un dipinto di Francesco Colelli con la Madonna del Suffragio col Bambino e le anime del Purgatorio.

Santuario della Madonna di Porto (Gimigliano)

Uno dei luoghi dello spirito più suggestivi della Calabria, il Santuario è un'oasi di pace rarefatta, incastonata nel verde della piccola Sila, accarezzata dalle acque del fiume Corace. Suggestivi il quadro della Madonna di Costantinopoli, immagine definita acheropite, non dipinta da mano umana, ed il rito della Cunfrunta, l’incontro tra la Madonna e San Giuseppe. Camminando lungo i sentieri del Parco fluviale di Corace, ci si immerge nella meraviglia della natura che esplode in gole e cascate, fino a raggiungere la stazione di Cicala.

Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo

Fondamento della comunità cicalese, la Chiesa del Santo Patrono, è luogo di incontro intergenerazionale e cuore degli eventi tradizionali. Qui, storia e leggenda, tessono narrazioni e relazioni che generano valori e nutrono l’identità del territorio. Risale al XVIII secolo e custodisce due altari lignei dell’Abbazia di Corazzo.

Chiesa di San Felice Martire

Essenziale e mistica, simbolo sacro della comunità, fu creata dalla maestria di scalpellini locali e adornata da pezzi di pregiato artigianato. Tale è la grandezza da sovrastare il borgo.

Palazzo Muraca

Simbolo della storia e di una delle famiglie più in vista del territorio che caratterizza l’abitato della frazione di Murachi. Viene citato da Francesco Antonio Accattatis nella “Storia di Scigliano” in riferimento alla ricostruzione post terremoto del 1638 ma sicuramente di origini antecedenti.

Chiesa Madonna delle Timpe

Immersa nel bosco tra una parete di roccia e lo strapiombo sulla selvaggia valle del Bisirico, fu costruita nel 1549 per grazia ricevuta da Pietro Telesio. Il viaggiatore cosentino precipitando disgraziatamente col suo cavallo nel dirupo con la morte in faccia si rivolse con gli occhi al cielo alla Madonna del Carmine. Si salvarono entrambi e fece costruire una cappella che in seguito divenne luogo amato dagli eremiti.