Perché una ciclovia?


Semplicemente perché solo la bicicletta regala la grande opportunità di spostarsi in silenzio, immergendosi nell’ambiente circostante interagendo con l’essenza degli elementi. La strada in questo caso è il viaggio e la bicicletta è il mezzo che non impone nessuna barriera col mondo esterno quindi facilita gli incontri, le conoscenze, le esperienze condivise con le persone, il valore più importante di questo territorio.

Basti solo pensare a Luigi Vittorio Bertarelli che nel 1894 fondò il Touring Club Ciclistico Italiano (in seguito Touring Club Italiano) che nel 1897 percorse la Calabria in bicicletta. Probabilmente è stato il primo reporter a pedali che ha raccontato questa terra attraverso le persone: massaie, pastori, poeti, osti, preti e furfanti. E come ricordava Augusto Guido Bianchi, allora caporedattore del Corriere della Sera, che seguiva le avventure di Bertarelli, “Se parlate con uno dell’Alta Italia della Calabria, questi vi svolterà paurosamente il capo e vi parlerà di briganti, di cappelli a cono, di tromboni… Sotto questo aspetto il viaggio di L. V. Bertarelli dovrebbe insegnare qualche cosa a noi dell’Alta Italia, e cioè che la sicurezza laggiù non potrebbe essere più grande e che un ciclista può viaggiarsene solo, sicurissimo di trovare ovunque ospitalità”. Dopo oltre un secolo non è cambiato nulla. Quel paesaggio umano che tanto ha affascinato viaggiatori d’altri tempi conserva la stessa anima che si manifesta con tanti volti diversi. Sono 14 i comuni abbracciati dalla ciclovia. Più precisamente sono 14 comunità che grazie a questo progetto possono raccontarsi tutte insieme, ognuna con le proprie storie. La ciclovia è un fil rouge che indica la strada in una Calabria inaspettata dove le radici e le tradizioni non sono dimensioni conservative ma fonti di ispirazione per menti visionarie, mani operose, cuori aperti. Benvenuti nella terra del saper fare, dunque del saper vivere. Il viaggio a pedali in questo fazzoletto di Calabria diventa un viaggio di senso, una strada privilegiata dove la bellezza non è solo contemplazione ma sentire sulla pelle il calore dell’ospitalità, i profumi e i sapori di una cucina che è genuina come la gente di Calabria. Piazze, fontane, bar, panchine, chiese, botteghe artigiane, osterie sono le tappe quotidiane di un viaggio straordinario.